Baljeet Singh, senior product manager di Google, annuncia la novità che l’utente che si collegherà a Youtube avrà la possibilità di scegliere se vedere o meno lo spot, e il portale diventa oggetto di attacco da parte degli hacker. I pirati della rete hanno colpito nella notte tra sabato e domenica Youtube, diffondendo su un forum una sorta di codice, che, inserito nei commenti sotto i video, ha permesso di aggirare i filtri e modificare i filmati caricati, dando la possibilità di inserire testi.
Dopo pochi minuti, è stata diffusa la notizia della morte di Justin Bieber, sedicenne cantante pop amato da migliaia di adolescenti: cliccando sul banner che ne annunciava la dipartita, si veniva rimandati su un sito porno a pagamento. Su Facebook e Twitter abbondano le discussioni: c’è chi invita gli internauti a non usare YouTube perché ci sarebbe il rischio che gli hacker si impadroniscano dei dati sensibili e delle passwords degli utenti.
Secondo gli esperti della polizia postale italiana, ‘Se un portale deve proteggere milioni di dati personali, come Google, ha altissimi livelli di sicurezza. Per quanto gli hacker siano stati bravi, non è detto che abbattuta una porta, siano riusciti ad arrivare ai dati sensibili, che sono blindati dietro mille porte’.