E’ stato il primo giornale ad approdare a pagamento online ed ora, a più di un anno dalla novità, si tirano le prime somme sull’andamento del Times a pagamento. James Harding, direttore della testata giornalistica inglese, alle domande sul presunto calo del 90% dei lettori della testata online, ha negato la notizia affermando che la percentuale di calo è minore. Il direttore ha dspiegato poi che i nuovi siti Times e Sunday Times e le nuovissime app per iPad hanno attirato più di 105.000 clienti paganti fino ad ora. Senza contare i 100.000 lettori della carta stampata che hanno attivato il proprio account online gratuitamente.
Il Times di Londra ha rilasciato nuovi numeri sul paywall della sua edizione online, dati che dovrebbero servire a dare un primo giudizio all'esperimento di Rupert Murdoch: dovrebbero essere circa 200mila gli utenti a pagamento, dato che dimostrerebbe il successo del modello di business proposto. In realtà i dati non sono molto lontani da quelli divulgati a luglio e su cui lo stesso Murdoch aveva visto incrinata la propria fiducia: solo che adesso i responsabili dell'esperimento cantano vittoria, forse con l'obiettivo di non far sfuggire i preziosi inserzionisti. “Ha dimostrato che il nostro giornalismo vale, ha detto Rebekah Brooks, CEO del gruppo News International a cui fa capo il Times, e che i clienti risponderanno agli investimenti, all'innovazione e alla qualità che caratterizzano i nostri titoli e la nostra azienda".
Per il Financial Time sono circa 189.000 gli abbonati registrati durante il corso del terzo trimestre: un aumento del 50% dall'inizio del 2010, in parte dovuto anche al lancio dell' app specifica per iPad. Secondo le ultime indiscrezioni anche il New York Times avrebbe in programma di introdurre un Paywall simile, in modo da far pagare dal prossimo anno i suoi contenuti online.
Video: Murdoch sul pagamento dei giornali online