Tempo fa i televisori 37 pollici sembravano destinati a morte certa, ma questo formato ha fatto recentemente ritorno sul mercato. Uno schermo da 37" consente, anche in ambienti non eccessivamente grandi, di dotarsi di un pannelo Full-HD ma, come sempre, è bene essere prudenti al momento dell’acquisto.
Tornano sul mercato quest'anno, in grande quantità, i 37 pollici, prodotti anche da case madri che mai hanno messo sul mercato prodotti simili. Il pechè della nuova rinascita è che, a furia di abbassare i prezzi, i margini di guadagno sui televisori con diagonali contenute si sono ridotti enormemente.
Tra un ottimo televisore di fascia alta e un comune televisore di fascia bassa, la differenza è costituita semplicemente da una lettera, inoltre il design è molto simile. Sono uguali, ma il prezzo cambia. Per questi motivi i grandi produttori non vivono un momento felicissimo nel segmento entry-level; ad esempio la loro presenza nel settore dei 26 pollici si va facendo sempre più limitata per mancanza di un adeguato volume di vendite, così i primi interessanti televisori di marca vanno dai 32 pollici in su.
Per quanto riguarda, poi, gli LCD da 46 o 52, c'è da dire che, se fino a qualche tempo fa l'acquisto di un simile televisore sarebbe stato impensabile, oggi, con la diminuzione dei prezzi, sembrano esser diventati accessibili. Ma con qualche problemino.
Rispetto ad un 37 pollici, se la tecnologia al plasma si adatta bene a pannelli dai 46 pollici in su, gli LCD stentano ancora, a causa di vecchi problemi su queste grandi diagonali, sulle quali la tecnologia LCD mostra dei limiti. Molti televisori, infatti presentato tutt'ora dei grossi problemi di uniformità d'immagine. Questi problemi, definiti 'clouding' da Sony e da Samsung, oppure 'banding' da Sharp, peggiorano la qualità d'immagine, non garantendo, pertanto, a chi acquista questo prodotto piena efficenza.
Video: Philips 37 pollici
