Il fenomeno del video sharing musicale è valso alle case discografiche di oltre 5 milioni di euro tra il 2007 e il 2010: i dati sono stati resi noti dalla Federazione delle industrie musicali italiane (Fimi), in occasione dell'accordo di licenza siglato tra Youtube e Siae che coprirà l'uso della musica in streaming nei video in Italia attraverso la piattaforma di video online. La Fimi, poi sottolinea che, nei primi sei mesi di quest'anno la crescita dei proventi dalla visualizzazione di videoclip legali è stata del 27%.
L’accordo tra Siae e Youtube è arrivato per stabilire un minimo di regolamentazione per chi scarica musica, per cercare di rendere più legale musica, videoclip e anche il cinema su internet arriva. L’accordo siglato direttamente tra Youtube e Siae, la società italiana degli autori e degli editori, prevede una licenza per tre anni, fino all'aprile 2012, che prevede per gli autori una percentuale sui ricavi della pubblicità che YouTube si prepara a correlare ai contenuti con una nuova campagna di 'monetizzazione'.
Considerando che il nuovo sistema entrerà a regime tra un bel po’ di tempo ancora, l'accordo prevede per la Società degli autori un minimo garantito oltre ad una somma stabilita, per sanare un vecchio contenzioso, ma resta ancora il mistero sui numeri. Secondo alcune indiscrezioni, comunque, sembra che il minimo garantito strappato dalla Siae alla piattaforma video controllata da Google, sarebbe di circa 1,1 milioni di euro.
Video: Diritti Siae in crescita per la musica online