Alla fine, per ultimi, ce ne siamo accorti anche noi italiani. Spotify è davvero un 'game changer', un'applicazione, una piattaforma che ha cambiato radicalmente il nostro modo di ascoltare la musica e di rapportarci con gli artisti.
Oggi arriva la notiziona bomba: dopo sei anni di servizio Spotify comincia a pianificare la sua capitalizzazione in Borsa. L'IPO, l'offerta pubblica iniziale, potrebbe essere fatta già il prossimo autunno. Essendo una società privata, Spotify non rende pubblici quali sono i suoi introiti, ma l'azienda ha detto che la sua crescita è costante. Al momento la ditta ha già ricevuto 200 milioni di dolari di capitalizzazione da alcune banche americane - Morgan Stanley, Deutsche Bank e Goldman Sachs, che potrebbero dunque divenire i principali azionisti. D'altronde le banche di investimento sono il preludio standard per una IPO.
Circa l'85 % dei ricavi del Spotify provengono da sottoscrizioni, e il 15% dalla pubblicità.