MySpace verso il tramonto comunica che licenzierà la metà della propria forza lavoro e chiuderà tutti gli uffici italiani mantenendo attiva solo una piccola porzione legata al commerciale. E così va in scena il più grande fallimento di Rupert Murdoch patron di News Corporation che aveva acquistato il social network. Quello che era una volta il re dei social network sembra aver imboccato una discesa dalla quale non è in grado di riprendersi: l'ultimo atto è il licenziamento di 500 dipendenti, pari al 47% della forza lavoro totale.
MySpace aveva persino ottenuto uno speciale contratto con le major per ascoltare la musica online, e sembrava che tutto andasse per il meglio quando Rupert la acquistò. Poi sono arrivati Twitter e Facebook che hanno rivoluzionato il mondo della comunicazione dei social network. E così MySpace ha dovuto addio a 500 dipendenti (il 47% del totale) e l’Italia non avrà più uffici salvo uno per il commerciale, ma di modeste dimensioni.
Sul futuro del social, le indiscrezioni affermano che Rupert Murdoch sia pronto a venderlo dopo averlo acquistato a suon di milioni nel 2006 e dopo una crescita esponenziale e capillare avuta nel periodo pre-facebook/twitter il portale controllato da News Corp è ora costretto ad effettuare un clamoroso taglio del personale pari al 47% della forza lavoro. Stando dell'amministratore delegato di Myspace, Mike Jones: “La nuova struttura organizzativa ci consentirà una maggiore agilità e una maggiore velocità nello sviluppo dei prodotti, oltre a una maggiore flessibilita' dal punto di vista finanziario”.