Da diversi anni il colosso finlandese Nokia sta vivendo una crisi di mercato senza precedenti, che l’ha fatto precipitare dalla prima posizione mondiale nelle vendite di telefonini. Secondo gli ultimi dati sulle performance dell’azienda, relativi al primo trimestre del 2012, Nokia ha subito un calo di fatturato pari a 1.2 miliardi di dollari (circa 930 milioni di euro), e ad esserne responsabile è la riduzione delle vendite di telefoni cellulari e smartphone.
Attualmente il giro d’affari complessivo di Nokia ha subito una contrazione del 29%, e le vendite totali di apparecchi sono scese del 24%. In particolare, sono gli smartphone ad avere subito le perdite maggiori, con un crollo pari al 51%. Eppure, nel primo trimestre dello scorso anno, Nokia aveva registrato un utile netto pari a 344 milioni di euro, ma probabilmente all’epoca si trattò solo di un ‘canto del cigno’.
Per cercare di arginare questa situazione decisamente poco promettente, Nokia ha deciso di correre ai ripari con una radicale riorganizzazione dell’unità vendite che inizierà nel mese di giugno.
Nokia, prosegue la crisi: nuova politica vendite da giugno