Google rinuncia alla battaglia per la libert?á di informazione in Cina

Nonostante la lunga ed aspra lotta sinora portata avanti contro le autorità cinesi, Google ha riluttantemente alzato bandiera bianca dichiarando la sua sconfitta in merito alla censura online nel grande paese asiatico. Tutto questo è avvenuto dopo oltre un anno di braccio di ferro riguardante la ricerca dei termini ‘sensibili’ messi al bando dalle autorità.

Il grande colosso di Mountain View ha smesso di far comparire sugli schermi degli internauti cinesi un messaggio di avviso ogniqualvolta viene effettuata una ricerca ‘politicamente sensibile’, dopo che il governo di Pechino aveva messo a punto nuove strategie per epurare dal web qualsiasi ostacolo alla sua autorità. 

Google e le autorità cinesi hanno giocato al gatto e al topo sin dal maggio scorso per via dei problemi riguardanti le ricerche effettuate sul web. Verso la fine di dicembre è arrivata la fatidica svolta: Google ha infatti deciso di eliminare la funzionalità di avviso poiché nonostante la comparsa del messaggio gli utenti continuavano immancabilmente ad essere disconnessi dalle autorità cinesi. In novembre, inoltre, le autorità cinesi avevano completamente oscurato l’accesso a Google come forma di minaccia. 

Una fonte anonima vicina a Google ha confermato che l’azienda statunitense ha valutato ‘controproducente’ la continuazione di questa disputa sul piano tecnico, nonostante i numerosi tentativi di aggirare il blocco. Un portavoce di Google ha poi confermato la notizia, ma rifiutandosi di commentarla ulteriormente a causa della delicata situazione che oggi si sta vivendo in Cina.

Google lascia la Cina

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