Sapevamo che poteva succedere, dopo tanti anni in cui gli utenti si erano abituati a fare un po' come veniva, oggile nuove restrizioni imposte da Google non piacciono. In particolare gli utenti hanno espresso indignazione per la nuova politica che impone di metter il nome reale di Youtube per i commenti. Per chi non lo sapesse YouTube è di proprietà di Google e questo cambiamento è visto da molti all'interno del più amplio ventaglio di restrizioni legate allo sviluppo degli account certificati Google Plus.
Nel frattempo sono nate diverse petizioni su Change.org che chiedono a YouTube di poter tornare ai vecchi sistemi di commento. Perché? La risposta è semplice, nessuno commenta più e di fatto il traffico al sito è sceso.
Sul blog ufficiale di sviluppo di YouTube sono arrivati più di 30.000 commenti negativi. Nessuno – o forse pochi, vogliono "l'integrazione più stretta" di Youtube con Google +, perché c'è una parte importante di internet nel suo complesso, l'anonimato, e siti come YouTube hanno contribuito a creare questi meccanismi.
Ma non si tratta soltanto di una strategia commerciale per ampliare iscritti ed utilizzatore del social network del colosso di Mountain View. Bisogna dire che YouTube è famoso per avere i peggiori troll e i commenti più indecenti su internet . Al momento molti erano costretti a bloccare i commenti.
Con l'introduzione del nome reale invece potrebbe diventare più semplice filtrare i troll e comunque moderare discussioni e commenti in una maniera più umana.