Lo avevamo preannunciato su queste pagine: il nascente servizio di cloud e streaming Google Music si integrerà con il social network Google +.
Dopo mesi di accesso solo su invito, è finito il periodo di prova, il periodo della Beta version. Ieri a Los Angeles, Jamie Rosenberg ha detto che Google Music è ora aperto a tutti coloro che abitano negli Stati Uniti. La sfida è aperta e lanciata al leader nel settore, iTunes (che da poco ha dato vita a iCloud e iTunes Match, per la sincronizzazione dei file su tutti i supporti).
Ma in gara ci sono anche Amazon, Sony e moli altri colossi del settore tecnologico. Ma quali sono le peculiarità che potrebbero portare Google Music al successo? Anzitutto la possibilità di poter caricare la propria musica senza alcun costo, servizio che Apple iTunes offre con Match per 25 dollari l'anno, Amazon ne chiede invece 20. Poi l'integrazione con Andoid Market (gli artisti indipendenti potranno vendere qui la propria musica) e la possibilità di condividere musica tramite Google +.
Poi c'è anche qualche 'regalino': si tratta di alcune registrazioni esclusive, molte gratis: artisti del calibro di Rolling Stones, Coldplay, Busta Rhymes, Pearl Jam, Shakira, Dave Matthews Band. A livello di accessibilità, l'introduzione di HTML5 consente di accedere al servizio via mobile tramite il sito music.google.com usando un normale browser. Sarà possibile ascoltare musica anche offline, grazie all'opzione di memorizzazione locale.
Insomma, lenovità in campo sono tante, in ballo c'è un mercato che vale diversi miliardi di dollari.
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