Secondo molti musicofili il vinile ha caratteristiche foniche che la musica digitale non possiede: ha un suono più caldo e ricco di armoniche, trasmette un feeling più intenso e poi ogni disco esplica un fascino che nessun CD è in grado di trasmettere. Inutile dire che questi appassionati non vedono bene gli MP3, considerandoli degli strumenti che seviziano la qualità originale della musica.

Ovviamente, però, molti di loro ne rilevano la grande comodità: un lettore MP3 permette di portare la musica dovunque con un ingombro inesistente, e in questo senso, se si vuole ascoltare un brano lontani da casa e dalle proprie sofisticate apparecchiature Hi-Fi, è la soluzione migliore. Come convertire allora nel modo più fedele possibile un disco in vinile in un formato digitale?

Il giradischi (o piatto, come spesso si preferisce chiamarlo) Stanton T90 USB rappresenta la soluzione ideale. Se si guarda il quadro delle connessioni verso l’esterno, si scopre che oltre alla classica e immancabile doppia uscita RCA, c’è un output digitale, una connessione phone/line e, cosa più importante, una presa USB.

Proprio attraverso la USB è possibile trasferire direttamente in formato digitale i contenuti di un disco a un computer.

Ovviamente nel PC si deve installare un buon software per la registrazione audio, ma lo Stanton, se non se ne possiede uno, fornisce il Cakewalk’s Pyro 5.0. La qualità tecnologica del giradischi non è superlativa, ma è accettabile. Dal punto di vista delle funzioni ce ne sono numerose che risultano gradite ai DJ, come il doppio bottone di partenza/arresto, il reverse per invertire il senso di rotazione del disco e il pitch changer per aumentare o ridurre la velocità di rotazione del piatto.