Cellulari: boom in Giappone dei vecchi dispositivi a conchiglia

Mentre cresce la sfida smartohone di ultima generazione tra i grandi colossi dell'hi-tech, tra nuovi iPhone e nuovi Samsung ma non solo, in Giappone si fa un passo indietro: è, infatti, boom di vendite per i vecchi cellulari a conchiglia. Li ricordate? Quei dispositivi che, contrariamente ad oggi, diventavano sempre più piccoli e avevano uno sportellino da sollevare. Secondo i recenti  dati di MM Research Institute, nel 2014 le vendite di questi cellulari sono aumentate del 5,7% a 10,4 milioni di unità, mentre le vendite di smartphone sono diminuite del 5,3% a 27,7 milioni di pezzi.

E questa tendenza di un ritorno al passato sembra aver già raggiunto grandi Vip come Rihanna, Anna Wintour, direttrice di Vogue America, il sindaco di New York Bill De Blasio. C’è chi per averli ha rispolverato dal proprio cassetto vecchi modelli ormai in disuso chi invece ne ha comparto uno nuovo. Diverse aziende, infatti, da Samsung a Panasonic, a Nec, Sharp e Fujitsu, hanno i cellulari a conchiglia nel loro catalogo.

In Giappone, dove i servizi di telefonia mobile sono tra i più costosi del mondo, i flip phone hanno un listino più contenuto e offrono a prezzi inferiori alcune funzioni elementari, come le telefonate, l'accesso alle e-mail e spesso anche a servizi internet di base. Inoltre, sono dotati di batterie che durano decisamente molto più lunga rispetto a quelle degli smartphone.

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