Facebook, Twitter ed altri popolari social network non sono solo strumenti utili per il tempo libero e per la socializzazione, ma sono anche impiegati a scopi lavorativi. In particolare, la rete di LinkedIn è uno dei principali punti di riferimento per la creazione di reti di professionisti e per la ricerca di profili lavorativi specializzati. Nonostante la notevole diffusione dei social network, tuttavia, queste risorse non sono sempre utili per chi è alla ricerca di un impiego, così come le aziende sono sostanzialmente scettiche in merito alle informazioni contenute nei profili dei candidati.
A confermare questa situazione è una ricerca condotta in Italia dalla Robert Half, azienda specializzata nel recruiting e nelle offerte di lavoro, su un centinaio di responsabili delle risorse umane di altrettante realtà produttive italiane. I dati raccolti hanno evidenziato una situazione fatta di luci ed ombre: ben il 59% degli intervistati, infatti, ha dichiarato l’inefficacia dei social network (su tutti, Facebook e LinkedIn) nella ricerca del personale. Solo due persone su dieci hanno invece affermato il contrario. In quest’ottica di scetticismo generale, emerge che poco meno del 50% dei professionisti che lavorano nel campo delle risorse umane utilizzano i social network per cercare informazioni sui potenziali candidati.
Anche se la situazione attuale è tutt’altro che rosea, lo studio ha comunque rivelato che la metà dei dirigenti aziendali ritiene che in futuro i vecchi curriculum saranno completamente soppiantati dai social network.
PERCHE' I BRAND DEVONO TEMERE I SOCIAL NETWORK
LA SOPRAVVIVENZA DEL BRAND IN RETE ED IL LATO OSCURO DEI SOCIAL NETWORK - FORUM DIGITALE 2012