A prima vista potrebbe sembrare una provocazione o una sottile (ma non troppo) ironia, eppure la risposta alla domanda “Con Facebook diventiamo tutti più intelligenti?” posta dal Facebook Data Team Study non è poi così scontata. Secondo una ricerca condotta dal team, le informazioni che vengono scambiate quotidianamente sul più popolare social network del mondo sono estremamente variegate, e la maggior parte di esser proviene da persone con le quali tendenzialmente si comunica poco. Lo studio in questione ha esaminato le interazioni forti e deboli degli utenti valutando il numero di commenti, i messaggi e le fotografie in comune fra le persone.
È risultato che le vecchie conoscenze che si vedono di persona solo poche volte all’anno, o anche meno, influenzano in maniera sorprendente il nostro comportamento. Infatti questi “anelli deboli” sono detentori del maggior potenziale di informazioni alle quali altrimenti i loro conoscenti non avrebbero mai avuto modo di accedere. Mentre infatti con i nostri amici più cari spesso condividiamo passioni, hobby ed interessi, con i conoscenti meno intimi talvolta non si hanno molte cose in comune. Perciò questi ultimi rappresentano una importante fonte di nuovi contenuti, attività e soprattutto link sui quali, per curiosità, siamo invogliati a cliccare.
La risposta alla domanda di cui sopra potrebbe essere “no”, con Facebook non si diventa necessariamente più intelligenti, ma in un certo senso grazie a questo social network anche gli amici meno stretti possono trasmetterci molto.
Un altro studio aveva rivelato connessioni tra l'ampiezza e la densit?á delle relazioni su Facebook e la nostra intelligenza