Presenti oggi in moltissimi dispositivi portatili di uso quotidiano, e in particolar modo negli smartphone, le batterie agli ioni di litio sono purtroppo tristemente note per surriscaldarsi, e qualche volta anche prendere fuoco o persino scoppiare. L’ultimo caso estremo riguardante il malfunzionamento di una simile batteria è avvenuto in Corea del Sud, e la notizia è stata riportata nei giorni scorsi dall’agenzia di informazioni Associated Press.
Un possessore di Galaxy Note stava camminando per strada con il suo smartphone Samsung in tasca, quando a un certo punto la batteria ha preso fuoco. L’uomo è rimasto ferito, riportando ustioni di secondo grado e un taglio di alcuni centimetri sulla coscia. Secondo le autorità sudcoreane, la batteria non era inserita nel dispositivo al momento dello scoppio, ma su questa affermazione vi sono diversi dubbi.
Questo è il secondo caso di grave malfunzionamento di una batteria Samsung in Corea del Sud, anche se l’azienda (che ha sede proprio in questo paese asiatico) ha dichiarato che al momento non intende avviare un’indagine in merito.
I problemi delle batterie agli ioni di litio sono noti da anni, e con la loro sempre maggiore diffusione è stato inevitabile anche l’aumento di simili incidenti.
L’anno scorso a Las Vegas una batteria aveva preso fuoco mentre era nella tasca dei pantaloni del suo proprietario, che si era salvato dalle ustioni grazie alla presenza di una tessera magnetica. Nel 2009 un uomo era invece morto in Cina a causa dell’esplosione della batteria che gli aveva reciso la carotide.
Esplosioni litio
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